La Mente mente

Già…non siamo mai soli; con noi c’è sempre, in ogni istante ed in ogni situazione, quella vocina a tratti stridula, a volte seducente, spesso aggressiva, che sa sempre tutto: chi siamo, come siamo, cosa dobbiamo fare, cosa non dobbiamo fare…

Siamo talmente abituati alla sua presenza che ne accettiamo i dettami ed eseguiamo i suoi ordini, in modo automatico; perché lei conosce perfettamente, da moltissimo tempo, tutti i tasti giusti per farci reagire…basta un suo click ed ecco che inconsapevolmente ci ritroviamo nelle solite dinamiche, le stesse relazioni infelici, le stesse insoddisfazioni al lavoro, la stessa rabbia verso tutto e tutti, la stessa tristezza di sentirci soli ed incompresi.   

Passiamo la nostra vita in costante dialogo con questa interlocutrice mascherata che parla tanto, sempre, che giudica, spesso critica e normalmente, ci intrappola.

Ma chi è? Da dove viene? E soprattutto, dov’è il tasto “Pause”?

È lei, la nostra mente: questo insieme di pensieri, convinzioni, stereotipi, doverismi con i quali siamo tutti cresciuti e che, se non riconosciuti, da adulti ci imprigionano in una vita parzialmente libera, nella quale dimentichiamo di sentire ciò che ci fa stare bene, ciò che vogliamo per noi, e quindi di autodeterminarci nel momento presente.

E il tasto “Pause”?

Molte sono le pratiche che possiamo mettere in atto, per riconoscere quando agiamo in modo automatico senza darci la possibilità di fermarci e ascoltarci.

Il mio primo passo è stato allenarmi al Silenzio.

Il Silenzio presente quando ascolto gli altri; vigile, quando mi sforzo di dire solo quello che per me ha valore lasciando andare le parole vuote; il Silenzio fanciullesco nell’osservare il mondo intorno a me, e nell’osservarmi un po’ più da vicino.

E’ un viaggio lungo, spesso tortuoso, ma pieno di scoperte imprevedibili. E ne vale la pena…

“Quando scoprirai chi sei, riderai di ciò che credevi di essere” Buddha

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